Fare trekking in solitaria è un’esperienza intensa, profonda e spesso trasformativa. Quando sei solo con la montagna, tutto si amplifica: il silenzio, i suoni della natura, le emozioni. Ma proprio per questo, la sicurezza non può mai passare in secondo piano.
In questo articolo ti guidiamo nella pianificazione di un’escursione solitaria in montagna, con un focus su tutto ciò che serve sapere per affrontarla con consapevolezza.
Perché scegliere il trekking in solitaria?
Chi ama la montagna sa bene quanto la solitudine possa essere un valore. Senza compagni di cammino, sei libero di seguire il tuo ritmo, ascoltare il tuo corpo e vivere un contatto più autentico con l’ambiente.
Tuttavia, l’assenza di un gruppo comporta anche un maggiore livello di rischio. Cadute, maltempo, difficoltà nel percorso: da soli, ogni problema si amplifica. È quindi essenziale affrontare ogni escursione con la giusta preparazione e una buona dose di lucidità.
Pianificare il percorso: l’arma segreta di ogni escursionista solitario
Uno dei passaggi fondamentali per garantire la sicurezza nel trekking in solitaria è senza dubbio la pianificazione.
Evita l’improvvisazione. Usa strumenti affidabili per pianificare il percorso nel dettaglio: dislivello, chilometraggio, punti di acqua potabile, possibili bivacchi, rifugi lungo il cammino. Considera anche la durata stimata e stabilisci orari limite oltre i quali non proseguire.
L’app Mountain Maps può aiutarti molto in questa fase. Ti permette di creare itinerari personalizzati e di accedere alle mappe anche offline. Così, anche se il segnale sparisce, tu sai esattamente dove sei e dove stai andando.
Avvisare qualcuno prima di partire: una regola d’oro
Prima di partire per un’escursione in solitaria, avvisare qualcuno è più di una buona abitudine: è una regola di sopravvivenza. Che si tratti di un familiare, un amico o il gestore del rifugio più vicino, condividi sempre:
- il percorso che intendi seguire
- l’orario stimato di ritorno
- eventuali deviazioni pianificate
In questo modo, in caso di mancato rientro, sarà più facile per i soccorsi localizzarti e intervenire in tempo.
Strumenti di navigazione: meglio abbondare
Quando si cammina da soli, non ci si può permettere di perdere l’orientamento. Ecco perché è importante dotarsi di strumenti di navigazione affidabili.
- Smartphone con app come Mountain Maps, che ti offre mappe dettagliate anche offline.
- Cartina topografica del percorso, plastificata o in custodia impermeabile.
- Bussola tradizionale (da saper usare correttamente).
- Power bank o batterie di riserva.
Non dare mai per scontata l’affidabilità del GPS: le batterie si scaricano, il segnale può sparire. Porta sempre con te una soluzione di backup analogica.
Consultare il meteo: quando farlo (e come leggerlo)
Controllare il meteo non è mai banale. Prima di ogni escursione, consultare il meteo in modo approfondito può evitarti situazioni rischiose.
I punti da tenere d’occhio sono:
- Vento: raffiche forti possono rendere pericolosi tratti esposti o creste.
- Pioggia e temporali: aumentano il rischio di scivolamenti, frane e fulmini.
- Temperatura: importante sia per vestirsi in modo adeguato che per valutare il rischio di colpi di calore o ipotermia.
Consulta più fonti (MeteoAM, 3B Meteo, ARPA regionale) e impara a leggere i bollettini valanghe se sei in quota. E se qualcosa non convince, rimanda. La montagna resta lì, sempre.
Kit di sopravvivenza: cosa portare nello zaino
Non serve essere survivalisti, ma un buon kit di sopravvivenza per il trekking in solitaria può fare la differenza. Ti consigliamo di includere:
- Scorta di acqua e snack
- Kit di primo soccorso
- Power bank
- Fischietto per le emergenze
- Giacca impermeabile
- Torcia
Bonus: 5 consigli extra per chi cammina da solo
- Inizia presto: sfrutta le ore di luce e tieniti margine per eventuali imprevisti.
- Fidati del tuo istinto: se qualcosa non ti convince, torna indietro.
- Rimani visibile: indossa colori accesi o riflettenti.
- Fai pause regolari: l’affaticamento riduce la lucidità e aumenta il rischio di errori.
- Tieniti informato: leggi blog, partecipa a forum, confrontati con altri escursionisti solitari.