Sei pronto per un’escursione indimenticabile nel cuore delle Dolomiti? Il trekking dal Passo San Pellegrino al Rifugio Contrin è un percorso lungo e impegnativo, ma ricco di panorami spettacolari e natura incontaminata. Perfetto per gli amanti delle lunghe camminate, questo itinerario ti porterà attraverso passi alpini, boschi e vallate, regalandoti scorci mozzafiato lungo il tragitto.
Indicazioni tecniche del percorso
📍 Punto di partenza: Passo San Pellegrino (1.918 m)
⛰️ Arrivo: Rifugio Contrin (2.016 m)
⏱️ Tempo di percorrenza: 8 ore
📏 Distanza: 22,3 km
〽️ Dislivello: 1.715 m
🪧 Segnaletica: segnavia n. 329
👣 Difficoltà: Difficile

Trekking Sentiero della Pace
Da dove si parte
Il cammino inizia dal Passo San Pellegrino, dove puoi lasciare l’auto nell’ampio parcheggio della località Costabella. Se viaggi in autobus, puoi prendere la linea 473 da Corvara o la 471 da Plan de Gralba. Per gli orari aggiornati, ti consigliamo di consultare suedtirol.info.

Il trekking verso il Rifugio Contrin
Dal Passo San Pellegrino imbocca il sentiero che porta al Passo delle Selle, un punto panoramico incredibile che segna il confine tra i gruppi montuosi dei Monzoni e di Costabella. Qui lo spettacolo naturale lascia senza fiato: la vista si apre sulla vallata sottostante e sul maestoso Catinaccio, simbolo delle Dolomiti.
Proseguendo lungo il sentiero n. 604, inizi a scendere dolcemente all’interno di un vallone incantevole dominato dal gruppo montuoso dei Monzoni. Il percorso alterna tratti ripidi a zone più dolci e pianeggianti, sempre accompagnato da panorami straordinari.
Superato il piccolo Lago delle Selle, il sentiero prosegue in discesa fino a raggiungere il Rifugio Taramelli, una delle tappe più caratteristiche di questo trekking. Qui puoi concederti una meritata pausa, goderti il panorama e ricaricare le energie.
Il rifugio è aperto sicuramente dal 15 giugno al 22 settembre, ma le date potrebbero variare in base alle condizioni meteo, quindi ti consigliamo di consultare il loro sito ufficiale per informazioni aggiornate.
Dopo la sosta, riprendi il cammino imboccando il sentiero n. 603, che ti porterà in breve alla Malga Monzoni, una malga storica dove puoi scoprire la tradizione rurale della zona. Da qui, percorri un breve tratto su strada asfaltata prima di svoltare a destra e attraversare il rio Ruf di Munciogn.
Dopo un tratto pianeggiante, imbocchi la strada forestale n. 630/A, che inizia a salire progressivamente fino a raggiungere il sentiero n. 641. Da qui parte una salita che ti condurrà alla Forcella L Pief, un altro punto panoramico spettacolare, da cui puoi ammirare Lagusel, un piccolo lago alpino incastonato tra le montagne.
Proseguendo il sentiero guadagna leggermente quota fino alla Sela da la Palacia, da cui inizia la discesa verso la Val San Nicolò. Questo tratto è piuttosto ripido e il fondo ghiaioso richiede attenzione, ma il paesaggio circostante è davvero suggestivo.
Proseguendo lungo il sentiero n. 609, risali il ripido costone boschivo della conca glaciale di Jonta, dove puoi ancora vedere i segni della Grande Guerra, come trincee e fortificazioni.
La salita prosegue tra le spettacolari falesie del Col Ombert, caratterizzate da rocce rossastre che sembrano modellate dal tempo. Da qui raggiungi il Pas Pasché, un altro punto panoramico che offre una vista straordinaria sulla valle.
Infine, l’ultimo tratto del trekking ti porta verso la Buja de Contrin, dove trovi una malga e il Rifugio Contrin, il luogo perfetto per concludere questo incredibile trekking. Qui puoi rilassarti e goderti il panorama mozzafiato delle Dolomiti.



Ritorno a Passo San Pellegrino
Per il ritorno, suggeriamo di passare la notte al Rifugio Contrin: questo trekking è piuttosto lungo e impegnativo, non affrettarti e di vivere l’esperienza al massimo.
Dormire lì ti permette di ricaricare le energie, goderti la tranquillità della montagna e magari svegliarti con una vista mozzafiato. Il giorno dopo, dopo una buona colazione, puoi affrontare il ritorno con calma e serenità, pronto a goderti il panorama con un passo più rilassato.
Curiosità sul percorso: la leggenda di Conturina
La Valle di Contrin è avvolta dalla leggenda di Conturina, una ragazza dalla rara bellezza che suscitò l’invidia della matrigna, la quale le ordinò di non parlare né muoversi in presenza degli ospiti. Nonostante ciò, Conturina continuava ad attirare l’attenzione di tutti, e la matrigna, furiosa, chiese a una strega di fare un incantesimo che la trasformò in pietra. La matrigna fece poi portare la statua di Conturina in cima a una montagna, dove nessuno seppe più nulla di lei.
Tuttavia, i pastori iniziarono a parlare di una voce femminile che riecheggiava nella Valle Ombretta. Un giorno, un soldato che passava di lì sentì i lamenti della ragazza e le promise di salire sulla montagna per liberarla, ma ormai l’incantesimo era definitivo e Conturina sarebbe rimasta in pietra per sempre. Oggi, chi attraversa la Valle Ombretta, soprattutto al calar della sera, potrebbe ancora udire il mesto canto della fanciulla, che racconta la sua triste storia.
Consigli utili 📝
- Pianifica bene il percorso: Questo trekking è lungo e richiede un buon livello di preparazione. Controlla la durata stimata e scegli un orario di partenza che ti permetta di completarlo in sicurezza, evitando di camminare con il buio.
- Porta abbastanza acqua e snack: Lungo il percorso ci sono pochi punti di ristoro, quindi porta almeno 1,5 litri d’acqua e qualche snack energetico (barrette, frutta secca, cioccolato) per mantenere le energie.
Ringraziamo fassa.com, dolomiti.it, volpidelvajolet.com, rifugiotaramelli.it, @conor.adam per le fotografie