quanto costa andare sul Seceda
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Seceda e il ticket da 5 €: le domande che ci stiamo facendo

Se stai programmando una gita in Val Gardena, sicuramente avrai già sentito parlare del temuto Seceda ticket: quella curiosa proposta di far pagare 5 € per accedere al sentiero, subito bloccata dalle autorità.

Nel frattempo, l’unica “entrata” che devi davvero considerare è quella per la funivia.

Bisogna pagare per entrare al Seceda?

Per ora… no!
Un contadino della Val Gardena ha installato un tornello e annunciato un “pedaggio” di 5 € all’ingresso del sentiero che porta allo spettacolare panorama delle Odle, una provocazione contro l’overtourism.

Ma la Provincia autonoma di Bolzano ha prontamente bloccato l’iniziativa, essendo la zona inserita nel Parco naturale Puez-Odle. Quindi, al momento non si paga nulla per accedere.

Quanto sarebbe costato il biglietto d’ingresso?

L’idea prevedeva un ticket di 5 € a persona, una cifra simbolica che il contadino intendeva utilizzare per richiamare l’attenzione sui problemi causati dal turismo e per coprire eventuali danni al prato.

Chi ha imposto questo tornello? Perché proprio 5 €?

Il “pedaggio” è stato ideato da un agricoltore esasperato dal calpestio continuo e dalle e‑bike fuori controllo che danneggiano il delicato ecosistema alpino.

Il prezzo di 5 € è stato scelto come atto provocatorio, non per lucro, ma per stimolare una riflessione sul valore dei sentieri e del paesaggio montano.

Chi si è schierato a favore o contro questa misura?

A favore c’è il C.A.I. Alto Adige: il presidente Carlo Alberto Zanella ha espresso comprensione verso il gesto, sottolineando che il turismo porta introiti (funivia, rifugi), ma non ritorna alcun beneficio a chi mantiene il territorio.

Contraria invece la Provincia autonoma di Bolzano: ha fermato l’installazione perché la zona è tutelata e l’ingresso pubblico nei parchi naturali non può essere ostacolato.

Che scenari si aprono per il futuro del sentiero del Seceda?

Scenario attuale: accesso libero e gratuito.

Possibilità future: la vicenda ha già messo in luce l’importanza di una gestione sostenibile dei flussi turistici. Si parla di educazione ambientale, manutenzione delle aree sensibili e magari di regole condivise tra enti locali, gestori e comunità.